domenica 23 settembre 2018

"LA LATTAIA" (1660) di J. VERMEER. Olio su tela, cm 45 x 41




Ad essere rappresentata è una domestica che, di lato ad una finestra, sta versando del latte da una brocca in una ciotola di terracotta, 
Il tutto si svolge in un  ambiente  molto spartano e dimesso, illuminato da  una finestra  con grate, immancabilmente   collocata   sulla  sinistra. Da  notare  lo   straordinario  particolare di   un  vetro parzialmente rotto, dal  quale  filtra un  raggio di luce  appena  più luminoso. La LUCE illumina una parte del viso della donna (esaltando la  sua  concentrazione  in ciò che è intenta a fare) e  si posa sugli oggetti  rendendoli  vivi  e palpitanti: la  gerla appesa al  muro  assieme al paiolo d’ottone,  la brocca lucida e  smaltata, il chiodo  conficcato nel  muro, il cestino di  vimini, le  briciole  sparse sul pavimento, le  mattonelle  di  sudice  che  fanno  da  battiscopa,  l’intonaco  scrostato  dall'umidità, il piccolo e arrugginito scaldino posto per terra.
V. attraverso l'uso della CAMERA OTTICA, cerca di dare la TRIDIMENSIONALITA' nei suoi dipinti; La materia pittorica non è levigata perfettamente e le superfici sono rese con pennellate che creano campiture ravvicinate. Nonostante questo, l’effetto che ottiene è molto reale perché ottenuto SCOLPENDO PITTORICAMENTE LA LUCE. 
Precursore del PUNTINISMO, come si può vedere dalla pagnotta di pane, tende a dare risalto al Soggetto (dando un taglio netto e con colori pieni), mentre gli Oggetti sono più sfocati, e lo sfondo resta neutro.  
Importante anche la scelta dei COLORI, spiccano i colori primari, il giallo, il rosso e soprattutto il blu/azzurro: l'azzurro è un colore "nuovo", per quei tempi, costoso poichè realizzato con lapislazzuli.
Vermeer, rappresentando una pittoresca Scena di Genere e di Natura Morta, vuole accentuare l’atmosfera rarefatta di un FRAMMENTO DI VITA, il silenzio che avvolge le cose e le persone, i messaggi nascosti dietro l’apparente normalità dei gesti.
Quando V. comincia a dipingere, l'economia olandese è all'apogeo. Finita la guerra con la Spagna (1648), la ricca borghesia mercantile si è sostituita al mecenatismo della chiesa e dell'aristocrazia. La pittura olandese del 600 favorì, quindi, la produzione di piccole opere con tematiche profane adatte a decorare le case borghesi. La classe dominante, banchieri e mercanti, di religione protestante fu, infatti, lontana dal mecenatismo religioso. Paesaggi, scene di genere e ritratti furono i soggetti più richiesti e gli artisti si distribuirono in molte piccole scuole locali sovvenzionate dal piccolo collezionismo borghese.   
V. lavorò quasi sempre per lo stesso Mecenate; impiegava dai 6 ai 12 mesi per realizzare un quadro: al di là del suo voler essere estremamente meticoloso nella realizzazione di un'opera, vi era anche la motivazione che, essendo pagato ad ore, tendeva a prolungare la realizzazione di un'opera.

Come ha detto un grande storico dell'arte, C. de Toinay, in Vermeer la VITA QUOTIDIANA appare sotto l'aspetto dell'eternità.

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