La chiesa di san Leonardo riporta ad un ambiente di carattere benedettino. È opera dell’artista salentino Mauro Manieri, che la realizzò nel 1742. Annesso alla chiesa c’è l’importante convento di clausura delle suore Benedettine. Dei primi del Novecento è la sede dalla Confraternita di san Giuseppe, ed è possibile ammirarvi un museo di arte e oggettistica sacra. Costruita nel 1722, sui progetti dell’architetto salentino Mauro Manieri (Manieri fu anche scultore, pittore, incisore e orafo, oltre che autore di fabbriche famose come la facciata del duomo di Taranto e della chiesa delle Alcantarine a Lecce), la chiesa di san Leonardo è una delle chiese barocche più belle di Monopoli.
Nel 1737 il convento contiguo subì una ristrutturazione, in occasione della quale fu innalzato anche il campanile che risale agli anni ‘20.
Nel 1737 il convento contiguo subì una ristrutturazione, in occasione della quale fu innalzato anche il campanile che risale agli anni ‘20.
Gli ampliamenti della chiesa, invece, sono stati portati avanti dal 1742 in poi, come dimostra il cartiglio collocato all’interno del frontone superiore, sul timpano semicircolare (il cartiglio è una cornicetta con delle lettere incise). Sulla facciata sono riportate la tiara papale e le chiavi apostoliche.
La chiesa è dedicata a san Leonardo, quindi ambiente benedettino, e di conseguenza i santi all’interno della chiesa sono o san Leonardo o i gemelli san Benedetto e santa Scolastica; e quindi sulla facciata c’è san Benedetto, così come dall’altra parte, sotto il campanile, senza testa (acefala), la figura si santa Scolastica.
La chiesa è tipicamente barocca, corredata da festoni centellinati da puttini festosi e saltellanti, per arrivare ai diversi capitelli di stile ionico. I gradoni, infine, movimentano molto geometricamente la facciata.
La chiesa è tipicamente barocca, corredata da festoni centellinati da puttini festosi e saltellanti, per arrivare ai diversi capitelli di stile ionico. I gradoni, infine, movimentano molto geometricamente la facciata.
Internamente la chiesa di san Leonardo ha subito delle modifiche. Le ultime risalgono agli anni ’20 (1920-1922): il pavimento ha coperto sicuramente l’ingresso al sepolcreto. La bussola lignea, finalizzata a staccare l’esterno dall’interno, è recente (1909), e gli altri elementi risalgono alla fine dell’800 e ai primi ‘900, oltre a quelli più recenti come l’altare, degli anni ’40/’50. Le tempere su intonaco sono collocate all’interno di cornici e di stucchi. Esse impreziosiscono le chiese come quella di san Martino, anch’essa benedettina.
Importanti sono “La morte di santa Scolastica” con una scritta (Io volerò e riposerò. Il Signore mi darà le ali di una colomba ed io volerò e potrò riposare) entrando a destra. A sinistra troviamo la raffigurazione della “Morte di san Benedetto” lungo la strada dell’Oriente.
Altri elementi molto interessanti sono i quattro contorni angolari, dei quali i primi due sono collocati all’ingresso e sono dotati di acquasantiera: raffigurati a sinistra i santi (dell’Ordine Benedettino) Placido, Gaetano d’Etienne e Leonardo con l’attributo delle catene e della Regola Benedettina; mentre a destra c’è san Benedetto con il corvo. Le opere dell’altare sono rilevanti. Esso dovrebbe appartenere alla scuola di Aniello Gentile (anche nella Cattedrale di Monopoli c’è un altare del Gentile). Si tratta di un altare molto decorato, policromo, al centro del quale ammiriamo una bellissima tela attribuita a Paolo De Matteis. Essa raffigura la “Madonna insieme con Sant’Anna” che mostra il Bambin Gesù. Sono tutti in Gloria tra i Santi: da un lato c’è san Benedetto, mentre sull’altro san Leonardo, raffigurato anche qui con le catene in mano. Il quadro risale al 1740-1760. Quindi coevo alla costruzione e all’ingrandimento della Chiesa.
Importanti sono “La morte di santa Scolastica” con una scritta (Io volerò e riposerò. Il Signore mi darà le ali di una colomba ed io volerò e potrò riposare) entrando a destra. A sinistra troviamo la raffigurazione della “Morte di san Benedetto” lungo la strada dell’Oriente.
Altri elementi molto interessanti sono i quattro contorni angolari, dei quali i primi due sono collocati all’ingresso e sono dotati di acquasantiera: raffigurati a sinistra i santi (dell’Ordine Benedettino) Placido, Gaetano d’Etienne e Leonardo con l’attributo delle catene e della Regola Benedettina; mentre a destra c’è san Benedetto con il corvo. Le opere dell’altare sono rilevanti. Esso dovrebbe appartenere alla scuola di Aniello Gentile (anche nella Cattedrale di Monopoli c’è un altare del Gentile). Si tratta di un altare molto decorato, policromo, al centro del quale ammiriamo una bellissima tela attribuita a Paolo De Matteis. Essa raffigura la “Madonna insieme con Sant’Anna” che mostra il Bambin Gesù. Sono tutti in Gloria tra i Santi: da un lato c’è san Benedetto, mentre sull’altro san Leonardo, raffigurato anche qui con le catene in mano. Il quadro risale al 1740-1760. Quindi coevo alla costruzione e all’ingrandimento della Chiesa.
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