mercoledì 28 febbraio 2024

PRAGA - PIAZZA SAN VENCESLAO (Václavské náměstí)



PIAZZA SAN VENCESLAO (Václavské náměstí) 

Questa splendida piazza nacque in occasione della fondazione della Città Nuova (Nové Město) da parte di Carlo IV (Karel IV.) nel 1348. È lunga 750 m, larga 63 m nella parte superiore e 48 m in quella inferiore. Intorno a questa zona delimitata sorsero in alcuni anni case e officine di artigiani, malterie e birrifici. La piazza si chiamava Mercato dei Cavalli (Koňský trh), siccome era destinata al commercio di cavalli e alla vendita di vari prodotti agricoli. In seguito, furono costruiti nella parte bassa alcuni chioschi per la vendita di articoli di selleria e carpenteria, di stoffe e spezie. L’organizzazione dei mercati terminò nel 1877. Nella piazza del mercato venivano inoltre giustiziati i condannati; sia nella parte alta che in quella bassa c’erano i patiboli. Nella parte bassa, detta Sul Ponticello (Na Můstku), c’era uno stagno con un mulino, al centro un pozzo pubblico, mentre più tardi furono costruite lungo l’asse della piazza tre fontane. Verso la fine del XIV secolo, sul luogo dove oggi sorge il Museo Nazionale (Národní muzeum), venne realizzata come parte delle fortificazioni la Porta dei Cavalli (Koňská brána) o Porta di S. Prokop (brána sv. Prokopa), la quale fu demolita nel 1875. Nel 1680, all’imbocco della via Jindřišská, fu installata la statua barocca di S. Venceslao, opera di Jan Jiří Bendl (oggi a Vyšehrad) e, in seguito, di fronte all’odierna via Opletalova, il gruppo di statue barocche di Giovanni Nepomuceno con gli angeli di uno scultore ignoto del 1727. Entrambe le sculture vennero rimosse nel 1879. La statua del patrono delle terre ceche era il luogo dove si ritrovavano i praghesi in occasioni importanti. In seguito ad uno di questi eventi, un incontro commemorativo popolare nel 1848, Karel Havlíček Borovský propose di cambiare il nome del Mercato dei Cavalli in Mercato di San Venceslao (Svatováclavský trh). Nel 1786, vicino alla fontana centrale, i patrioti boemi aprirono il primo teatro boemo, detto Bouda, nel quale si tenevano spettacoli in ceco. Fu demolito nel 1789, poiché ostacolava il traffico. Ben presto, tutta la piazza venne pavimentata con ciottoli, i quali venivano chiamati “occhi di bue” ("volská oka"). Nel 1865 venne installata l’illuminazione a gas. I lampioni a gas stavano in fila lungo i marciapiedi e, dal 1868, furono installati lungo l’asse della piazza dei massicci candelabri in ghisa con le lampade. Furono progettati dall’architetto Aleš Linsbauer e dallo scultore Eduard Wessely. Nel 1895 fu definitivamente introdotta in Piazza Venceslao l’illuminazione elettrica.
Nel 1890 fu costruito, nella parte alta, il grande edificio del Museo Nazionale (si veda il documento dedicato), il quale è la dominante della piazza a tutt’oggi. Inizialmente, la piazza era senza verde e alberi. Nel 1876 furono piantate 4 file d’alberi nella parte bassa e 6 file in quella alta (platani e altri). Molti di questi morirono presto e furono fatti rimpiazzare a metà degli anni 90 dal direttore dei parchi praghesi František Thomayer con tigli verdi, i quali furono piantati lungo i marciapiedi. Oggi crescono qui tigli argentati o tomentosa, i quali sono più resistenti. Ce ne sono più di 150.
Nel 1884 passò di qui il primo tram, all’epoca ancora trainato da cavalli. La sua tratta andava dal Ponticello, attraverso la piazza, fino a Vinohrady e proseguiva fino alla Scala Nusleský (Nuselské schody). Il primo tram elettrico passò sui binari accanto ai marciapiedi nel 1900. I tram transitavano per la piazza fino al 1980. Il 13 dicembre passò come ultimo il tram notturno n. 22. In seguito alla rimozione dei binari, furono qui piantati numerosi cespugli decorativi, erbe e fiori, e negli anni 80 venne realizzata nella parte bassa della piazza un’ampia zona pedonale. Nei dintorni della statua di S. Venceslao fu realizzata un’area da passeggio.
Negli anni 1912 – 13, nella parte alta della piazza, fu apposto il monumento di S. Venceslao, opera di Josef Václav Myslbek, (si veda il documento Monumenti e statue). S. Venceslao, il patrono delle terre ceche, fu testimone di numerosi eventi festivi e tragici della storia moderna di queste terre e dei praghesi. Allo stesso modo, la Piazza Venceslao è sempre stata ed è tutt’oggi, prima di tutto, il centro naturale degli abitanti della Città Nuova e dei praghesi in generale. Dopo la prima guerra mondiale, la piazza era dominata da una vivace attività edilizia e, soprattutto dopo la fondazione della Grande Praga (Velká Praha) nel 1922, furono costruite le case più lussuose, banche, negozi, alberghi e ristoranti. Lo stesso accadde anche nelle maggiori vie che la incrociano – in via 28 ottobre, in via Nazionale e in via Na Příkopě. Per questo motivo, questo centro commerciale e sociale prese il nome di Croce d’Oro (Zlatý kříž).
Dopo la seconda guerra mondiale, furono edificati tre terreni vuoti, dove prima sorgevano alcune case distrutte dai bombardamenti del 1945: venne costruita la Casa degli alimentari (Dům potravin), l’albergo Jalta e la Casa della moda (Dům módy). Nella seconda metà del XX secolo furono costruiti nella piazza tre sottopassaggi in occasione della costruzione della metropolitana. La resistenza del primo sottopassaggio al centro della piazza, appena prima della sua apertura, fu messa a dura prova nel 1968 dai carri armati sovietici durante l’occupazione. Il progetto del sottopassaggio fu elaborato dall’ingegnere Jaroslav Strašil. Nell’agosto del 1978, il sottopassaggio fu collegato alla fermata della metropolitana “Můstek” con una scala mobile. I sottopassaggi davanti al Museo Nazionale e sul Ponticello furono costruiti e aperti contemporaneamente alla messa in opera della tratta A della metropolitana nel 1978. Il sottopassaggio sul Ponticello, con sette entrate, è il più grande e ne fa parte anche l’ampio vestibolo delle stazioni della metropolitana A e B. A causa della costruzione, dovettero venire rimossi tre edifici: quello all’angolo tra la piazza e la cosiddetta Tana del topo (Myší díra), dove aveva sede l’Istituto culturale Ungherese, la casa Sul Ponticello e la casa in via Provaznická. 

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