martedì 11 ottobre 2022

BARI – EX ISTITUTO NAUTICO

 BARI – EX ISTITUTO NAUTICO



L'immobile chiamato Ex Nautico è ubicato in zona semicentrale del Comune di Bari, posto all'inizio del quartiere "Libertà" vicino al centrale Quartiere "Murat" fondato da Giuseppe Gimma, a breve distanza dalla piazza "G. Garibaldi", in piazza "Risorgimento", non lontano dalla sede del Tribunale. L'immobile è edificato su un lotto di terreno di forma regolare, della superficie catastale di circa 1.500,00 mq, affacciantesi sia sulla via Abate Gimma (su cui è presente l'accesso principale) sia sulla via Trevisani.
Molto conosciuto nella città di Bari è l'Istituto Nautico "Caracciolo", trattasi di una significativa scuola di formazione professionale, frequentata da diverse generazioni di ragazzi baresi. L'Istituto ha una storia ragguardevole e di non breve corso, fondato nel 1856 è senz'altro tra i più antichi istituti superiori italiani. Dopo che si sono succedute diverse sedi tra le quali l'edificio di via A. Gimma. L'origine storica dell'edificio risale molto più addietro. Sul prospetto dell'ingresso principale compare il nome del proprietario "Edificio Giuseppe Zuccaro". Dall'archivio di Stato a Bari si ricava che l'accatastamento dell'immobile, per la prima volta, è datato al marzo del 1918, come "Casa di salute e abitazione", attribuendogli una destinazione di struttura "sanitaria privata". In seguito il Palazzo Zuccaro da "Casa di Salute "diviene edificio ad esclusivo uso residenziale come dimostra l'accatastamento del 1922. Nello stesso periodo si sviluppa l'ingarbugliato caso legale che vede la proprietà dell'immobile contesa tra gli eredi dello Zuccaro e il Comune di Bari; la cui conclusione fu a favore dell'Ente che, nel 1930, decide di eseguire i lavori di adeguamento dell'immobile ad uso di edificio scolastico del Regio Istituto Nautico.
L'immenso edificio si estende su una superficie totale di circa 3.000 mq disposti su tre piani fuori terra e uno seminterrato. L'assetto attuale corrisponde al progetto del 1930. Le facciate realizzate in pietra, con finestre simmetriche sormontate da architravi alternati a timpani, balconi con balaustre bianche in pietra calcarea, sottili paraste e fasce marcapiano. Si può intravedere sul prospetto una freccia con la lettera R, che segnalava la presenza di rifugi antiaereo durante la II guerra mondiale. Dall'ingresso principale su Via Abate Gimma, costituito da un portone in legno con due elementi decorativi in bronzo, protome, che raffigurano due teste di leoni, ci si immette in un androne dove a destra è presente la casa del custode, la quale ha accesso dalla porta originale con la scritta "Custode" e per la restante parte da varie aule didattiche. La zona ingresso presenta un ampio vano scala di accesso ai piani superiori dove ci sono le aule. Dal centro del fabbricato si accede all'atrio interno. Ci sono anche tre piccoli cortili. Le pavimentazioni presenti sono costituite da mattoni di cemento ad una o due tinte, a forme geometriche e con decori floreali, tipici delle architetture di inizio secolo Il piano seminterrato si estende per quasi tutta la sagoma dell'edificio. Il piano di copertura dell'edificio è costituito da una terrazza piana, dove sono presenti unicamente i torrini di sbarco delle due scale interne. Si può anche in copertura vedere ergere un segnavento in ferro a forma di aereoplano con elica che veniva utilizzato per studiare la direzione dei venti dagli studenti.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Le Giornate FAI prevedono, oltre alla visita guidata di percorsi consueti, la (ri)scoperta di strutture normalmente non fruibili. L'edificio dell'ex Nautico è uno di questi, in quanto dal 1999, anno in cui l'istituto scolastico che vi aveva sede venne accorpato al complesso per geometri Euclide spostandosi altrove, è caduto nell'oblio e nell'abbandono. Entrando il complesso nel patrimonio della ASL con il trasferimento della proprietà e, in processo di tempo, nel patrimonio della società di cartolarizzazione della Regione Puglia, 'Puglia Valore Immobiliare', si è giunti alla sottoscrizione di comodato a uso gratuito nei confronti dell'ADISU Puglia, al fine di usufruire del finanziamento del MIUR (ex lege 338/2000 sulle residenze per studenti universitari), e quindi ai lavori di riqualificazione da parte dell'Adisu Puglia. L'immobile sarà infatti trasformato in residenza universitaria, con tutti i servizi annessi: biblioteche, sale riunioni e punti di ristoro, operazione che non mancherà di beneficiare anche l'intera area in cui il palazzo è ubicato

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