martedì 11 ottobre 2022

BISCEGLIE – CHIESA SANTA MARGHERITA

 BISCEGLIE – CHIESA SANTA MARGHERITA



La piccola chiesa medievale di Santa Margherita, sorta extra moenia ed oggi inglobata nell'ampliamento otto-novecentesco della città di Bisceglie, conserva la struttura originaria e gode del raro privilegio di una documentazione che ne attesta genesi e committenza. Esiste infatti la trascrizione di un Atto di donazione, datato 12 gennaio 1197, dei beni di varia natura con i quali Falco, giudice della Curia Imperiale, figlio di Giovanni, giudice della città di Bisceglie, corredava la chiesa, che aveva appena fatto edificare a proprie spese.
Risale al momento del trapasso, nel regno di Sicilia, dall'età normanna alla sveva ed il facoltoso e prestigioso fondatore esprime, nell'opera che realizza, una cultura raffinata e aggiornata, in cui elementi di tradizione orientale e innovativi fattori occidentali sono armoniosamente fusi, così nella costruzione, come nei beni elencati e donati. La santa dedicataria è Margherita di Antiochia, vergine e preziosissima martire, vissuta nel terzo secolo.
L'edificio, realizzato in ottima pietra locale, porta a perfezione un tipo di impianto, detto ‘a croce greca contratta' e diffuso nel bacino orientale del Mediterraneo, che già aveva influenzato in Puglia, e in particolare nell'agro della stessa Bisceglie, costruzioni come la notevole chiesa di Ognissanti del casale di Pacciano: nel mezzo della navata, unica e absidata, una cupola si imposta sull'incrocio di ideali quattro bracci - i laterali ridotti a due arconi di sostegno -, tutti segnalati all'esterno da timpani di testata. Il manto delle falde del tetto e della copertura a piramide, che cela l'estradosso della cupola, è a chiancarelle, piccole lastre di pietra calcarea proprie della tradizione locale. Se orientale è l'impianto, occidentale è la decorazione ad archetti su mensole, che profila con eleganza l'intero edificio; la facciata a capanna è animata da un portale lunato a doppia ghiera e da un rosoncino transennato, elemento comune agli altri prospetti. Nel breve spazio a ridosso del fianco sinistro della chiesa, sorgono tre sepolcri, due dei quali firmati da noti maestri pugliesi del XIII secolo, Farcitolo da Bari ed Anseremo da Trani, rispettivamente autori del monumento sepolcrale di Riccardo Falcone e dell'arca riservata ai bimbi della famiglia. Lapidi finemente iscritte trasmettono la memoria dei personaggi interessati dalle nobili sepolture; col nome di Riccardo, giovane, bello, ricco e virtuoso, apprendiamo i nomi dei magistrati Mauro e Basilio e, all'interno della chiesa, dell'abate Giacomo, canonico della cattedrale ed esperto cantore.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
La chiesetta è solitamente chiusa e le giornate FAI rappresentano un'occasione per visitarla ed ascoltarne la storia, oltre ad ammirarne la preziosa manifattura.

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