martedì 11 ottobre 2022

CASTELLANA GROTTE – PALAZZO SGOBBA

 CASTELLANA GROTTE – PALAZZO SGOBBA



Il complesso della Chiesa di San Francesco, l'attuale Municipio di Castellana Grotte e il Palazzo Sgobba si trovano oggi in pieno centro urbano, legati indissolubilmente da una storia comune. Infatti, il Municipio occupa gli spazi che furono dell'antico convento francescano, mentre il Palazzo occupa gli spazi un tempo dedicati agli orti del Convento stesso.
Il Palazzo Sgobba fu acquistato nel 1857 dal sig. Leonardo Sgobba che, ad un'asta indetta dal Tribunale Civile di Trani, acquistò gli immobili e le antiche botteghe dei frati francescani, poi abbattute per dar spazio all'imponente palazzo di don Leonardo Sgobba, su progetto del famoso architetto Sante Simone di Conversano. Il Palazzo ha rappresentato il cuore propulsore della vita e delle vicende storiche della famiglia Sgobba e molti castellanesi lo ricordano con nostalgia, memori della signorile ospitalità della famiglia proprietaria. La Chiesa di San Francesco, sorta su una preesistente chiesetta del XIV sec. dedicata a Santa Maria Annunziata, è stata costruita nel 1651, annessa al Convento (oggi Municipio) dei frati Conventuali, già insediati dal 1418. Il Convento - fondato nel 1651 come Convento Francescano - fu soppresso a seguito del decreto n 448/1809, con il quale Gioacchino Murat sopprimeva gli ordini religiosi. Passò poi al Regio Demanio; nel 1814 divenne sede delle Cancellerie del Comune e nel 1824 una casa circondariale di pena. Finalmente il 23 febbraio 1892 fu avviato il definitivo restauro e trasformato nella attuale sede municipale.
Palazzo Sgobba, la Chiesa di San Francesco d'Assisi ed il Palazzo del Municipio. Tre presidi del potere signorile, spirituale ed amministrativo. Tre linguaggi dell'architettura racchiusi in pochi passi; i medesimi che un tempo segnavano i limiti del podere annesso al complesso conventuale. Concepito dal Sante Simone nel 1855, il Palazzo signorile, a pianta rettangolare, si impone nella scena urbana: l'accesso riecheggia un arco del trionfo con balconata superiore, la facciata tripartita si racchiude in quattro lesene angolari di ordine gigante ed il pronunciato cornicione marca prepotentemente la sommità del primo piano. All'interno, un ampio androne voltato a botte, mostra sullo sfondo un grande varco arcuato che incornicia la scala monumentale, accesso al piano nobile. Quest'ultimo si erge a scrigno di vivaci paramenti tappezzati, volte finemente decorate ed arredi di ingente valore. La soffitta, il cui accesso è garantito da scala secondaria, sembra rimandare ad un impianto basilicale con capriate in legno autentiche. Due oculi mistici, posti ad alleggerire in sommità i lati corti della stessa navata, ne sono garanzia. La Chiesa, di concezione tardo-rinascimentale, sorta su preesistenza trecentesca, mostra un armonico prospetto in pietra bugnata su cui si individua l'accesso alla navata centrale. In sommità un timpano completo, con spioventi laterali curvilinei e lesene mozzate, corona il manufatto. Tale compostezza si coordina con lo spazio interno: croce latina con navata unica su cui si imposta una volta a botte unghiata con oculi laterali. Sui fianchi profonde nicchie su cui si incastonano sette maestosi altari, opere settecentesche del Fra' Luca Principino di Castellana. Di notevole pregio scultoreo il pulpito del medesimo autore. Scultura ed allegoria contrastano con paramenti scarni. Il Palazzo del Municipio, già sede del convento annesso alla Chiesa, interessato importanti modifiche interne nel 1651, riporta canoni rinascimentali: avanzamento del corpo d'accesso con grande balconata, divisione orizzontale della facciata ed un marcato basamento bugnato. Cornici orizzontali e marcapiani proseguono nelle facciate laterali; come nel Palazzo Sgobba il linguaggio e la complessità del prospetto principale prevale sui secondari. Sintassi dell'architettura che ha i suoi natali nei palazzi fiorentini. L'ornato delle facciate in pietra si intreccia ai ricchi affreschi interni. Pregevole risulta il suo chiosco interno, eco del preesistente monastero ed attualmente articolato su tre lati. Sul fianco di quest'ultimo la grande scalinata che conduce al primo piano. Ivi si ubica una fastosa volta a botte unghiata e decorata, interrotta da doppi archi impostati su colonnine binate; suggello di quello che ancora oggi costituisce lo spazio di relazione dell'edificio.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Il percorso di visita ha la durata di circa 45 minuti e comprende tre 'poli di attrazione': Palazzo Sgobba, la Chiesa di San Francesco d'Assisi e l'attuale Municipio di Castellana Grotte. Si inizia da Palazzo Sgobba, fatto costruire dove si trovavano un tempo gli orti del convento francescano, e si potranno ammirare, per l'occasione, alcuni ambienti appena restaurati dai proprietari dell'immobile. Una volta conclusa la visita al Palazzo, si proseguirà verso la Chiesa di San Francesco d'Assisi, dove ci si immergerà tra le sculture e gli altari dell'artista con il saio, Fra' Luca Principino. Infine ci si recherà presso l'ex convento dei Francescani Conventuali, ora sede del Municipio, dove dapprima si potrà apprezzare il chiostro datato XVI -XVII secolo successivamente, salendo attraverso il magnifico scalone monumentale, si giungerà al primo piano, dove si visiteranno la sala consiliare intitolata alla prof.ssa Maria Miccolis, la sala delle cerimonie e la quadreria del pittore castellanese Sergio Nicolò de Bellis (1898-1946), che è stato uno dei primi artisti a "fotografare", con la sua tavolozza e i suoi pennelli, la Puglia. Grazie alla collaborazione con la Pro Loco di Castellana verrà allestita e sarà visitabile nel corso della visita nel giardino all'interno di Palazzo Sgobba una mostra di alberi di frutti antichi

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