domenica 22 dicembre 2024

Crostata di Polenta, Salsiccia e funghi

Ingredienti:

  • FARINA DI POLENTA 375 g
  • ACQUA 1 l
  • BESCIAMELLA q.b.
  • SALSICCIA n. 3 pezzi
  • CHAMPIGNON 200 g
  • PORCINI 100 g
  • AGLIO n. 1 spicchio
  • OLIO, SALE, PEPE q.b.
  • SCAMORZA q.b.

 

Procedimento:

in una pentola: Far bollire l’acqua, salare e versare (poco per volta) la farina; Mescolare e far cuocere.

Teglia furba: Oliarla; Versare la polenta e livellarla. (Si può preparare la base il giorno prima e scaldarla poi con il condimento).

 

Far cuocere, in forno preriscaldato, a 180°C, per 30 mins.

 

In una padella: Far soffriggere l’aglio nell’olio e sbriciolare la salsiccia spellata. Togliere dal fuoco.

Nella stessa padella: Far soffriggere l’aglio nell’olio e cuocere, per 5 mins, i funghi a fette. (se si vuole, si può usare il soffritto). Salare e pepare.

Unire la salsiccia ai funghi e condire con la besciamella.

 

Sformare la crostata su una teglia; Condirla con la scamorza a fette e il condimento di salsiccia e funghi; Riscaldarla in forno.

 

ENJOY :-) 


sabato 21 dicembre 2024

Purè di Fave con Polpo arrosto

Ingredienti:

  • POLPO 1 Kg
  • FAVE 300 g
  • CICORIA 200 g 
  • AGLIO n. 1 spicchio
  • OLIO, SALE, PEPE q.b.

 

Procedimento:

 

Per il PURE' DI FAVE SECCHE

In una coppa: Lasciare a bagno in acqua le fave per almeno 1 ora e poi scolarle.

In un tegame: Versare le fave; Aggiungere l'acqua (dovrà coprire le fave almeno per un paio di dita); Far cuocere, a fuoco bassissimo, per almeno 1 ora e mezza (o comunque, fino a quando non risulteranno sfaldate e cotte).

Frullarle e farle diventare purè, rimettere sul fuoco, aggiungendo olio e sale.

Lavare la cicoria e tagliarla. Saltarla in padella con un filo di olio, per 5-6 mins.

 

Sciacquare il polpo.

In una pentola: Tuffare, in acqua bollente, il polpo per 2-3 volte, per arricciare i tentacoli. Cuocerlo per 50 mins. Lasciarlo raffreddare nella sua acqua.

 

Tagliare i tentacoli e spennellarli con olio, sale e pepe.

 

Su una piastra calda: Abbrustolire i tentacoli per 2 mins su ogni lato. 

Servire i tentacoli arrostiti sul purè di fave, insieme con la cicoria.

 

ENJOY  :-) 


Mandorle pralinate

 Ingredienti:

  • MANDORLE 200 g
  • ZUCCHERO 200 g
  • ACQUA 100 ml


Procedimento:

In un tegame antiaderente: Sciogliere lo zucchero nell'acqua; Aggiungere le mandorle; Girare in continuazione con un cucchiaio di legno.

Togliere la padella dal fuoco quando comincia a scoppiettare.

In un vassoio ricoperto di cartaforno: Versare, distanziandole, le mandorle e lasciarle raffreddare.  

Conservarle in un vasetto di vetro. 


ENJOY  :-) 

venerdì 6 dicembre 2024

Rustico Salsiccia, Patate e Scamorza

 Ingredienti:

  • SFOGLIA n. 1
  • SALSICCIA n. 5-6 
  • PATATE LESSE n. 3
  • CIPOLLA ROSSA n. 1
  • SCAMORZA 200 g
  • LATTE q.b.
  • PARMIGIANO n. 5-6 cucchiai
  • SALE, PEPE, LATTE q.b.
  • VINO BIANCO q.b.
  • PANGRATTATO q.b.


Procedimento: 

In un tegame: Rosolare la cipolla tritata nell'olio; Aggiungere la salsiccia (senza budello) sgranata e non cuocerla troppo; Sfumare con vino rosso, aggiungere pepe e poco sale. 

Lessare le patate; Ancora calde, renderlo purea con lo schiacciapatate.

In una coppa: Mescolare patate, parmigiano, pepe, poco sale, il condimento delle patate, latte.

Srotolare la sfoglia su una teglia: Creare un brodino. Distribuire metà patate, le fettine spesse di scamorza, la salsiccia e l'altra età delle patate. Cospargere con pangrattato ed un filo di olio.

Infornare, forno preriscaldato, a 180°C, per 40 mins (30 mins nella parte bassa del forno), ultimi mins a grill. 


ENJOY  :-) 


venerdì 29 novembre 2024

Rustico cipolla, acciughe, capperi, olive e pomodorini

 Ingredienti:

Per l'Impasto: 

  • FARINA 300 g
  • ACQUA 180 g
  • LIEVITO DI BIRRA 10 g
  • OLIO n. 3 cucchiai

  • CIPOLLE ROSSE 500 g
  • ACCIUGHE q.b.
  • POMODORINI 100 g
  • OLIVE NERE q.b.
  • CAPPERI q.b.
  • SAPE, PEPERONCINO, OLIO q.b.


Procedimento:
In una coppa: Sciogliere il lievito nell'acqua; Unire, poco per volta, la farina, poi olio e sale.
Lavorare l'impasto e formare un panetto.
Far lievitare per 2 ore.

In una padella: Rosolare le cipolle nell'olio; Dopo 5 mins, aggiungere i pomodorini e far cuocere per qualche mins; Aggiungere acciughe, capperi, olive, parmigiano e peperoncino.

Stendere metà impasto e posizionarlo nella teglia; Versare la farcia e ricoprire con l'altro impasto. 

Bucherellare la superficie, spennellare con olio.

Far riposare per 30 mins.

Infornare, in forno caldo, per 20 mins.  


ENJOY  :-) 

Tartufini cocco e ricotta

 Ingredienti:

  • RICOTTA 250 g
  • COCCO RAPE' 120 g
  • ZUCCHERO A VELO 50 g
  • (GOCCE DI CIOCCOLATO q.b.)


Procedimento:
In una coppa: Mescolare la ricotta con lo zucchero; Unire, poco per volta, il cocco.

Formare i tartufini e passarli in altra farina di cocco. 


ENJOY  :-)

Tartufini alla nutella

 Ingredienti: 

  • BISCOTTI SECCHI 120 g
  • NUTELLA 100 g
  • CACAO n. 6 cucchiai 
  • latte n. 4 cucchiai 


Procedimento:
Tritare i biscotti.

In una coppa: Mescolare i biscotti con cacao, nutella e latte.

Formare i tartufi e passarli nel cacao.

Far riposare in frigo. 

ENJOY  :-) 


NOTA Immagine tratta da Internet 


venerdì 22 novembre 2024

Crostata morbida di polenta

 Ingredienti:

  • FARINA DI MAIS PER POLENTA ISTANTANEA 250 g
  • FUNGHI 150 g
  • MOZZARELLA (o GORGONZOLA, FONTINA ecc.) 150 g
  • OLIO, SALE, PEPE q.b.
  • PREZZEMOLO, AGLIO q.b.

Procedimento:
Pulire e tagliare piccoli pezzi i funghi; Cuocere in padella con un filo d’olio, uno spicchio d’aglio e del prezzemolo per 15 minuti. 

In una Pentola: Portare a bollore l'acqua, quando inizia a bollire aggiungete il sale e la farina di mais per la polenta poco alla volta e sempre mescolando con la frusta in modo da non formare grumi. 

  1. Stampo furbo: Imburrare lo stampo e versare la polenta, livellarla e farla raffreddare e poi riponetela in frigorifero per un’ora.

  2. Farcire la crostata con funghi e formaggio

  3. Infornare giusto il tempo per far sciogliere il formaggio. 

  4. ENJOY  :-) 

Crostata morbida salata

 ingredienti:

  • FARINA 240 g
  • UOVA n. 3
  • LATTE 100 ml
  • OLIO DI SEMI 100 ml 
  • PARMIGIANO 50 g
  • LIEVITO ISTANTANEO 15 g


Procedimento:
In una Coppa: Setacciamo la farina ed il lievito.

In una Coppa: Sbattiamo le uova (temperatura ambiente) con olio, latte, sale e parmigiano; Unire, poco per volta, la farina.

In uno Stampo furbo: Imburrare (oliare) e infarinare lo stampo. Versare l'impasto e livellarlo.

Infornare, in forno già caldo, a 180°C, per 25 mins.


CONDIMENTI:
  • TONNO, FORMAGGIO SPALMABILE, VALERIANA, POMODORINI, MOZZARELLINE.
  • ROBIOLA, SPECK, POMODORINI DIVERSI COLORI, RUCOLA, MOZZARELLINE.
  • RICOTTA, SALMONE AFFUMICATO, CARCIOFINI SOTT'OLIO, OLIVE DENOCCIOLATE, POMODORINI, MOZZARELLINE (guarnire solo il bordo della crostata).
  • CREMA MOZZARELLA (frullata con olio), PESTO, POMODORINI DIVERSI COLORI.
  • CREMA ZUCCHINE (Unite noci, zucchine lessate, basilico, parmigiano e olio), POMODORINI DIVERSI COLORI, NOCI.
  • RICOTTA, CROSCIUTTO CRUDO, FETTINE FICHI, MIELE.

ENJOY  :-) 

martedì 19 novembre 2024

Millefoglie di Patate

 Ingredienti:

  • PATATE n. 4
  • OLIO, SALE, BURRO q.b.
  • PARMIGIANO n. 2 cucchiai 
  • ROSMARINO q.b.

Procedimento:
Lavare, Sbucciare e Tagliare, con una mandolina, le patate.

In una coppa: Mescolare burro fuso, olio, parmigiano e rosmarino; Aggiungere le patate. 

Adagiare le fette di patate nello stampo dei muffin, pressandoli un pò.
Cuocere, in forno preriscaldato, a 180°C, per 50-60 mins, coprendole con la stagnola.


ENJOY  :-) 


Tartare di Tonno con crema di Avocado

 Ingredienti:

  • TRANCIO DI TONNO ABBATTUTO 100 g
  • SALSA DI SOIA 40 ml
  • SUCCO DI LIMONE 40 ml 
  • AVOCADO n. 1
  • SUCCO DI LIME o LIMONE q.b. 
  • OLIO, SALE q.b.

Procedimento: 
Tagliare a cubetti il tonno. 

In una coppetta: Formare la Salsa ponzu, sbattendo olio e salsa di soia.

In un mixer: Frullare la polpa di avocado, succo di lime/limone, olio e poco sale.

S un piatto: Versare la tartare di tonno in un coppapasta con sopra un pò di salsa di avocado e versare la salsa ponzu sul fondo del piatto. 


ENJOY  :-) 

Vol au vent con Salsa tonnata arricchita

 Ingredienti:

  • PASTA SFOGLIA n. 2
  • TUORLO n.1
  • TONNO SOTT'OLIO 100 g
  • ACCIUNGHE n. 2-3
  • SOTTACETI (Giardiniera) 70 g
  • CAPPERI q.b. 
  • SALSA TARTARA o MAIONESE q.b.
  • POMODORINI q.b. 
Procedimento: 

Ritagliare i dischetti di pastasfoglia; Su 3/4 dei dischetti, formare la corona, utilizzando un tagliapasta pù piccolo.
In una teglia: Disporre i dischetti, bucherellarli e spennellarli col tuorlo; Disporre 3 corone su ogni dischetto, spennellando ogni volta. 
Cuocere in forno, a 200°C, per 15 mins. 

in un mixer: Frullare sottaceti, tonno acciughe e capperi; Aggiungere la salsa e amalgamare.

Riempire i vol au vent e decorare con pomodorini a dadini.


ENJOY  :-) 

Schiacciata di Zucchine (Ricetta Vegetariana)

 Ingredienti: 

  • ZUCCHINE 250 g
  • ACQUA 250 ml
  • FARINA 250 g
  • PARMIGIANO n. 2 cucchiai
  • UOVA n. 1
  • OLIO, SALE, PEPE q.b.

Procedimento:
Grattugiare le zucchine e farle scolare. Strizzarle.

In una coppa: Preparare la pastella, amalgamando la farina con uova, parmigiano, sale e pepe. Versare le zucchine.

In una teglia: Spargere abbondante olio; Distribuire l'impasto.

Cuocere in forno ventilato preriscaldato, a 190°C, per 30 mins. 


ENJOY  :-) 

Rustico Salmone e Ricotta

 Ingredienti:

  • SFOGLIA n. 1 rotolo
  • RICOTTA 250 g
  • SALMONE AFFUMICATO 150 g
  • PARMIGIANO n. 1 cucchiaio UOVA n. 2
  • SALE, PEPE, NOCE MOSCATA q.b.

Procedimento:
In una coppa: Sbattere le uova con sale, pepe e noce moscata; Aggiungere la ricotta, salmone tagliuzzato e parmigiano. 

In una teglia: Disporre la sfoglia; Versare e livellare la farcia.

Cuocere, a 180°C, per 30 mins.

ENJOY  :-) 











Pettole salate

 Ingredienti:

  • FARINA 280 g
  • ACQUA 240 ml
  • ACCIUGHE TAGLIUZZATE n. 6-7 
  • OLIVE VERDI E NERE DENOCCIOLATE 60 g
  • POMODORI SECCHI TAGLIUZZATI n. 3-4
  • OLIO 30 ml
  • SALE FINO n. 1/2 cucchiaino
  • LIEVITO DI BIRRA FRESCO 8 g
  • OLIO PER FRIGGERE q.b. 


Procedimento: 
In una coppa: Sciogliere il lievito nell'acqua; Aggiungere, poco alla volta, la farina e girare con un cucchiaio; Unire olio, olive, acciughe e pomodori.

Coprire con una pellicola e lasciar lievitare per 3 ore.

In un tegame: Portare a temperatura l'olio e, servendosi di un cucchiaio, versare le palline di impasto; Friggere fino a doratura.


ENJOY  :-) 


lunedì 18 novembre 2024

Verdure miste grigliate (Melanzane, zucchine, Cipolle, Pomodorini)

 Ingredienti:

  • MELANZANE 
  • ZUCCHINE
  • CIPOLLE ROSSE
  • POMODORINI 
  • OLIO, ACETO BALSAMICO, SALE, SPEZIE  a scelta q.b.


Procedimento:

Lavare e tagliare a fette le zucchine e le melanzane.
Pulire, tagliare a fette le cipolle e infilare uno stuzzicadenti in ogni fetta.
Lavare e tagliare a metà i pomodorini.

Riscaldare una piastra; Spennellare con olio.
Grigliare melanzane e zucchine. Versarle in una coppa.

Spennellare altro olio sulla griglia.
Cuocere i pomodorini per 2 mins. Aggiungerli alle verdure nella coppa.

Cuocere, 3 mins per lato, le cipolle. Togliere lo stuzzicadenti ed unirle alle verdure.
Condire le verdure con sale, aceto, spezie ed olio.


ENJOY  :-)

lunedì 11 novembre 2024

Agnello al forno (Ricetta di nonna Mika)

 Ingredienti:

  • AGNELLO 1 Kg
  • AROMI (Rosmarino, Alloro, Salvia) q.b. 
  • OLIO, SALE, PEPE q.b.
  • VINO BIANCO meno di mezzo bicchiere 


Procedimento:
Salare ogni pezzo di agnello, aggiungere aromi, pepe ed un filo di olio; Disporli in una teglia rivestita di cartaforno.

Infornare per pochi mins, sulla base del forno poi spostare la teglia a metà altezza. Cuocere per 20-30 mins a 220°C.

10 mins prima di fine cottura, spruzzare vino bianco e cuocere a grill. 

ENJOY  :-) 


Immagine tratta da Internet

lunedì 28 ottobre 2024

Polpette Zucca e Ceci (Ricetta Vegetariana)

 Ingredienti:

  • ZUCCA 400 g
  • CECI n. 1 confezione in vetro
  • CIPOLLA ROSSA n. 1
  • UOVO n. 1
  • PARMIGIANO n. 1-2 cucchiai 
  • PANGRATTATO 100 g
  • OLIO, SALE, PEPERONCINO q.b. 
  • ROSMARINO tritato q.b.
  • SCAMORZA q.b. 
  • (CORN FLAKES) q.b. 


Procedimento: 

Pulire la zucca e tagliarla a tocchetti. 
In una teglia: Versare la zucca, condire con olio e sale e cuocere, in forno, per 30 mins.

In un frullatore: Frullare ceci, zucca, parmigiano, parmigiano, uovo, sale, pepe e rosmarino.

Bagnarsi le mani e formare la polpetta schiacciata, aggiungere al centro un pezzo di scamorza; passare le polpette nel pangrattato (o corn flakes).

Disporre su teglia rivestita di cartaforno e cospargere con un filo di olio.  

Infornare, a 18'°C, per 30 mins fino a doratura.  

ENJOY  :-) 

venerdì 25 ottobre 2024

Schiacciata di verdure (Ricetta vegetariana)

 Ingredienti: 

  • PATATA n. 1 120 g
  • ZUCCHINA GRANDE n. 1 120 g
  • CAROTA n. 1-2 120 g
  • OLIO n. 1 cucchiaio
  • PARMIGIANO 100 g
  • ACQUA 180 g 
  • FARINO 120 g
  • OLIO n. 1 cucchiaio
  • UOVA n. 1 


Procedimento:
Lavare e grattugiare gli ortaggi. 
In una coppa: Agli ortaggi, aggiungere parmigiano, sale e pepe.

In una coppa prepariamo la Pastella: Mescolare l'uovo con acqua e farina, infine l'olio.

Unire la pastella agli ortaggi e mescolare.

Su una leccarda: Stendere la cartaforno e spennellare l'olio. Versare il composto e stenderlo. Versare un filo d'olio e parmigiano (o pangrattato). 
NOTA Per stenderlo facilmente ed uniformemente, si può spennellare un altro foglio di cartaforno, poggiarlo sulla schiacciata e stendere con le mani.

Infornare, nella parte bassa del forno, a 240°C, per 30-35 mins.


ENJOY :-)


martedì 22 ottobre 2024

Cereali risottati

 ingredienti:

  • CEREALI (RISO INTEGRALE, ORZO, FARRO) 280 g
  • VINO BIANCO 
  • BRODO VEGETALE (CAROTE, CIPOLLE, SEDANO) 900 ml 
  • PARMIGIAZNO q.b.
  • PHILADELPHIA 
  • OLIO q.b. 



Procedimento:

Preparare il brodo vegetale e frullare le verdure.

In un tegame: in poco olio tostare i cereali; Sfumare con il vino; Aggiungere il brodo fino a cottura dei cereali.

Mantecare con philadelphia e parmigiano. 


ENJOY  :-) 


mercoledì 16 ottobre 2024

Pasta Matta

 Ingredienti:

  • FARINA 400 g
  • VINO BIANCO o ACQUA FRIZZANTE 200 ml
  • OLIO 30 ml
  • SALE q.b.


Procedimento:
In una coppa: Versare il vino, l'olio ed il sale; Aggiungere la farina e farla assorbire, mescolando con una forchetta, poi a mano; Trasferire impasto su un piano e continuare a lavorarlo.

Ottenere un panetto liscio ed omogeneo.
Avvolgere il panetto nella pellicola e farlo riposare, in frigorifero, per 30 mins. 

Cuocere in forno statico a 180 °C per 45 mins o in forno ventilato a 170 °C per 40 mins. 


ENJOY  :-) 

Strudel di Cipolla, Acciughe e Uvetta

 STRUDEL

Ingredienti:

  • CIPOLLE n. 3
  • ACCIUGHE n. 3-4
  • PINOLI q.b.
  • OLIVE q.b.
  • UVETTA q.b.
  • PASTA SFOGLIA rettangolare (o PASTA MATTA) n. 1
  • TUORLO n. 1



Procedimento:

Tagliare a fettine le cipolle; Lavarle ed asciugarle.

In un'ampia padella: Tostare i pinoli e metterli da parte.

Mettere a bagno l'uvetta e poi scolarla.

Nella stessa padella: Rosolare le acciughe nell'olio; Aggiungere La cipolla e far rosolare; Unire pinoli, uvetta ed olive (acqua, se necessario). Far intiepidire.

Distribuire la farcia sulla sfoglia; Chiudere a strudel e spennellare con tuorlo.

Infornare, in forno già caldo, a 180°C, per 30-40 mins.


PASTA MATTA

 Ingredienti:

  • FARINA 400 g
  • VINO BIANCO o ACQUA FRIZZANTE 200 ml
  • OLIO 30 ml
  • SALE q.b.

Procedimento:
In una coppa: Versare il vino, l'olio ed il sale; Aggiungere la farina e farla assorbire, mescolando con una forchetta, poi a mano; Trasferire impasto su un piano e continuare a lavorarlo.

Ottenere un panetto liscio ed omogeneo.
Avvolgere il panetto nella pellicola e farlo riposare, in frigorifero, per 30 mins. 

Cuocere in forno statico a 180 °C per 45 mins o in forno ventilato a 170 °C per 40 mins. 


ENJOY  :-) 


NOTA Immagine tratta da Internet

















domenica 13 ottobre 2024

Plumcake di banana e Cioccolato (senza Farina)

 ingredienti:

  • BANANE MATURE n. 2
  • CACAO 70 g
  • UOVA n. 2
  • ZUCCHERO n. 2 cucchiai
  • LIEVITO n. 1/2 bustina
  • GOCCE DI CIOCCOLATO q.b.



Procedimento:

In una coppa: Schiacciare le banane e frullare con uova e zucchero; Aggiungere farina e lievito.


In uno stampo: Rivestire con cartaforno bagnata; versare l'impasto e cospargere con gocce di cioccolato.


Infornare, in forno, già caldo, a 170°C, per 30 mins. 


ENJOY  :-) 



martedì 1 ottobre 2024

Risotto con crema di Broccoli

 Ingredienti:

  • RISO q.b.
  • BROCCOLI q.b. 
  • OLIO, SALE, PEPERONCINO q.b.
  • ACCIUGHE, AGLIO  q.b.
  • BRODO VEGETALE q.b.



Procedimento:
Pulire e lessare le cime dei broccoli. Scolarle.

In un tegame: Rosolare l'aglio nell'olio con il peperoncino; Versare le cime dei broccoli e far insaporire. Frullare.

In un tegame: Tostare il riso in poco olio; Sfumare con il brodo. A quasi cottura ultimata, unire la crema di broccoli.

ENJOY  :-) 


mercoledì 25 settembre 2024

Lasagne con Cime di Rapa, Scamorza e Salsiccia

 Ingredienti:

  • LASAGNE ALL’UOVO 250 g
  • CIME DI RAPE 1 Kg
  • SALSICCIA 200 g
  • OLIO, SALE, PEPERONCINO q.b.
  • AGLIO n. 1 spicchio
  • SCAMORZA 300 g
  • PARMIGIANO q.b.
  • BESCIAMELLA 500 ml

·



Procedimento:

Pulire e dare un rapido bollo alle cime di rapa; Scolarle e tagliuzzarle.

In un tegame: far rosolare nell'olio, l'aglio ed il peperoncino; Ripassare, velocemente, le cime di rapa. Far raffreddare in una coppa. Aggiungere quasi tutta la besciamella.

Tagliare a dadini la mozzarella e la scamorza.

Spellare la salsiccia e tagliarla, grossolanamente, con le mani.

Nello stesso tegame dove si sono fatti saltare le rape: Versare un goccio di olio e dare una rapida rosolatura alla salsiccia.

In una teglia: Ricopriamo con la besciamella; Disponiamo il primo strato di lasagna, poi cime di rapa, salsiccia, scamorza e parmigiano. Formiamo altri 3 strati. Completiamo l’ultimo strato con scamorza, abbondante besciamella e parmigiano.

Infornare, in forno già caldo, a 180°C, per 30 mins, in forno ventilato.

 

ENJOY  :-)


NOTA Per mantenere verdi le rape si può aggiungere un pizzico di bicarbonato all’acqua di cottura.

NOTA Immagine tratta da internet

giovedì 19 settembre 2024

Rustico Scamorza, Prosciutto cotto e Uova sode

 Ingredienti:

  • PASTA SFOGLIA n.1 rotolo 
  • PROSCIUTTO COTTO q.b.
  • SCAMORZA q.b. 
  • UOVA SODE n.3

Procedimento:
Srotolare la sfoglia sulla teglia.
Stendere le fette di prosciutto cotto, la scamorza e le fette di uova sode.
Richiudere la sfoglia. 
Bucherellare e spennellare con poco olio.

Cuocere, in forno già caldo, a 200°C, per 20 mins.

ENJOY  :-) 

giovedì 8 agosto 2024

CATTEDRALE SANT’ORONZO DI LECCE

La Piazza Duomo comprende una serie di monumenti che si affacciano tutti intorno: la cattedrale del Duomo, i palazzi del Vescovado e del Seminario, il Campanile. A causa dell’insolita posizione laterale del fronte del Duomo rispetto all’unico ingresso alla piazza, è stato sviluppato artisticamente il lato sinistro dell’edificio posto di fronte all’unica entrata nel sagrato, trasformandolo nella veduta principale che accoglie i visitatori.

La costruzione originaria del Duomo fu voluta dal Vescovo Formoso nel 1144, circa un secolo dopo, nel 1230, il vescovo Volturio volle eseguire alcuni lavori di ristrutturazione, ma nel 1659-70 fu totalmente ripristinato dal vescovo Pappacoda, volendo esaltare la figura di Sant'Oronzo che pochi anni prima aveva salvato la città da una epidemia di peste, divenendone il patrono. L'opera viene affidata al grande architetto e scultore leccese #GiuseppeZimbalo, il quale conduce i lavori dal 1659 al 1670. 

 


Il Duomo ha due FACCIATE, una che guarda verso una piazzetta minore, l’altra che domina quella maggiore. L’idea di costruire una facciata laterale che desse sulla piazza fu di Giuseppe Zimbalo, che la realizzò perché chi entrava in piazza Duomo non si trovasse di fronte una parete spoglia, ma appunto un elemento scenografico.

Nonostante la FACCIATA sia su un lato della chiesa, è la più importante. Propone, attraverso la sua suddivisione degli spazi tramite le paraste scanalate, la ripartizione interna in tre navate. Ad impreziosire i suoi due ordini stilistici ci sono le statue di San Gennaro, San Ludovico da Tolosa, San Pietro e San Paolo. Durante il corso degli ultimi anni del Novecento, la facciata è stata valorizzata dal portale in bronzo realizzato da Manzù, che ben si armonizza con il complesso plastico scarno e lineare della superficie. Lo spazio interno del Duomo, a croce latina con tre navate ripartite da maestosi pilastri rafforzati da semicolonne, è sontuosamente abbellito da ben dodici altari. Dal 1685, sui tanti splendori regna sovrano lo splendido soffitto in legno a lacunari, finemente intagliato e ricoperto da una radiosa doratura che ne incornicia le tele, sapientemente eseguita da Giuseppe da Brindisi, con le storie di S. Oronzo, la Predicazione, la Protezione dalla Peste e il Martirio. A culmine di tanta bellezza, si ammira l’altare maggiore dedicato alla Maria Assunta, una splendida opera d’arte commissionata dal vescovo Sersale ai marmorai napoletani nel 1744, in cui si sommano armoniosamente elementi scolpiti nel marmo e altri fusi in bronzo. Al centro, la preziosa e solenne tela della santa, accompagnata dalle scene del Sacrificio di Noè dopo il diluvio, il sacrificio del Profeta Elia, l’Assunta, tutte realizzate da Antonio Tiso.


 


S. Oronzo benedicente
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“La facciata principale del Duomo, nascosta allo sguardo di chi si affaccia sulla piazza, è piuttosto lineare, caratterizzata da paraste scanalate che rispecchiano la suddivisione interna in tre navate e presenta due ordini abbelliti da quattro statue scelte dallo stesso Vescovo Pappacoda: i Santi Apostoli Pietro e Paolo, i vescovi San Gennaro e San Ludovico da Tolosa, che sono caratterizzate da iscrizioni poste sopra e sotto le statue stesse.”


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Allo Zimbalo fu affidata anche la ricostruzione del CAMPANILE, un tempo collocato a lato della facciata principale, sul lato orientale della piazza. I lavori durarono dal 1661 al 1682, come riporta l'epigrafe sulla penultima monofora.

L’intera città, sono dominate dall’altissimo campanile, che coi suoi 68 metri è tra i più alti d’Europa. La possente mole è formata da cinque piani che si assottigliano.

 

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L’INTERNO si presenta come una semplice e imponente croce latina a tre navate, divise da pilastri e da semicolonne addossate, con transetto.


La NAVATA CENTRALE e il transetto formano al loro incrocio uno spazio delimitato da grandi archi a tutto sesto, il loro soffitto ligneo a lacunari incornicia al suo interno le tele di Giuseppe da Brindisi rappresentanti la Predicazione di S. Dromo, la Protezione dalla Peste, il Martirio di S. Dromo e l’Ultima Cena.

 

“Il sontuoso altare maggiore dedicato all’Assunta pervenne a duomo per volontà del vescovo Scipione Sersale (1744-1751), che commissionò personalmente l’opera a uno dei migliori maestri marmorari napoletani, il De Martina. Ai lati dello stesso fece apporre lo stemma della sua famiglia, con larghe bande di preziosi lapislazzuli.
Il 29 maggio 1757 il preziosissimo altare fu consacrato dal Vescovo Alfonso Sozy Carafa e l’11 agosto dello stesso anno il dipinto dell’Assunta opera del pittore gallipolino Gian Domenco Catalano (oggi nella sala capitolare) fu sostituito da un’altra grande tela dell’Assunta, magistrale opera di Oronzo Tiso.
Sempre a quest’ultimo si ascrivono inoltre le due grandiose tele datate 1758, rappresentanti i Sacrifici di Noè ed Elia, delle due pareti laterali del coro, commissionate dal vescovo Sozy Carafa, che, per la magnificenza dei suoi atti e per le splendide innovazioni apportate nell’edilizia leccese, fu definito l’Alessandro VII del suo tempo. Altre importanti tele, tra cui quelle dei quattro evangelisti, dei profeti, degli apostoli, quelle relative ad episodi della vita di Maria Vergine e ai simboli della città arricchiscono e completano le pareti e il soffitto ligneo.
Il 3 aprile 1759 fu collocato nell’abside dell’altare maggiore, in sostituzione del precedente in pietra leccese, il nuovo coro di noce intarsiato, del valore di 700 ducati, eseguito nel 1758 su un probabile disegno di Emanuele Manieri.
Nel 1763 si collocarono le magnifiche e sontuose balaustre di marmi preziosi e i cancelli in ottone, con le insegne del vescovo Sersale e del Capitolo cattedrale.
Sotto l’episcopato di mons. Minerva (1950-1981) fu consacrato l’altare centrale, costituito da una recuperata tarsia napoletana del XVIII secolo e fatto costruire per le rinnovate esigenze liturgiche.” 



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Numerosi sono gli altari in marmo e in pietra leccese che arricchiscono l'interno della chiesa, suddiviso in tre navate da robusti pilastri.

L’ALTARE principale, opera di # Giovanni Andrea Larducci da Salò e di #GiuseppeZimbalo, in cui marmi e scagliola si confondono nella stessa articolata macchina d’altare occupante l’intera parete di fondo della cappella, è suddiviso in due ordini.

La Cornice è affiancata da due COLONNE intarsiate con motivi floreali, mentre ai lati, nelle nicchie ricavate tra due altre colonne più sottili per lato, si trovano le statue dei compatroni S. Giusto (a sinistra) e S. Fortunato (a destra).

Sotto si eleva la MENSA frutto di un ammodernamento del 1780, quando per volontà del vescovo Sozj Carafa il marmoraro Innocenzo Cartolano realizzò il paliotto ad urna, i gradini del postergale e la predella.

Sopra la cornice aggettante su cui si innalzano due piccole VOLUTE somiglianti a due riccioli ribelli, l’ordine superiore, che nelle strutture architettoniche ripete quello inferiore, oltre all’epigrafe centrale, presenta lateralmente le NCCHIE con le statue di S. Petronilla (a sinistra) e di S. Emiliana sorella di S. Oronzo (a destra). Chiude quest’ordine lo STEMMA CIVICO (la lupa sotto il leccio) posto in mezzo a due angeli, mentre altri due angeli più grandi adagiati su un timpano a lunetta, inserito a sua volta tra un timpano interrotto, reggono la croce. Come si legge nella targa dorata sulla trabeazione al di sopra di una testina d’angelo, questo è un altare privilegiato ogni giorno in perpetuo, privilegio ottenuto con Breve di Pio VII in data 2 ottobre 1801.

Sopra la custodia eucaristica fino al 1955 si poteva vedere un’URNA di legno con lastre di cristallo contenente il capo di S. Oronzo fatto di creta, poggiato su un cuscino di velluto rosso ricamato in oro e circondato da una ghirlanda di rose artificiali (oggi tale urna è custodita presso la Curia). Tale simulacro ricordava il martirio di S. Oronzo avvenuto per decapitazione in quanto cittadino romano. Sulla parete sinistra vi è un bel monumento di pietra leccese dorata con inciso il decreto del papa Innocenzo XII, che fu vescovo di Lecce dal 1671 al 1682 con il nome di Antonio Pignatelli, con cui concede l’indulgenza plenaria per la festa di S. Oronzo, mentre sulla parete destra vi è un altro monumento simile al precedente che i canonici Bernardino e Ignazio Belli fecero realizzare in onore del vescovo Pappacoda.

Nei giorni della festa dei santi patroni, che si dispiega in undici giorni di preparazione (undena) per culminare il 26 agosto, questa cappella viene allestita con drappi rossi per accogliere i busti in cartapesta ricoperti di foglia oro e argento di S. Giusto e di S. Fortunato e la statua argentea di S. Oronzo. Questa, modellata dal leccese Antonio Maccagnani, realizzata da Francesco Citarella e fusa a Napoli dall’argentiere Vincenzo Caruso, fu eseguita nel 1864 per voto fatto dalla città che al santo protettore aveva attribuito lo scampato pericolo dell’epidemia colerica degli anni 1836-1837. Pagata poco meno di 22.000 lire, è la versione in argento della statua in gesso del santo posta su quello che fu l’altare di S. Gaetano di Thiene a destra del braccio sinistro del transetto della Chiesa di S. Irene. Al di sotto della statua viene poi collocato un massiccio paliotto in argento promesso nel 1859 da Ferdinando II di Borbone, offerto nel 1887 da suo figlio e successore, ormai spodestato, Francesco II, che lo fece realizzare a Napoli dall’argentiere Luigi Magliuolo su disegni dell’architetto Francesco Gavaindon e raffigurante la richiesta di intercessione di S. Oronzo alla Vergine Assunta, titolare della Cattedrale. Impostato sotto un arco, l’altorilievo presenta sulla sinistra il santo in abiti pontificali, campato sulle nubi e accompagnato da un corteo celeste con gli emblemi del pontefice e le palme del martire, che, genuflesso e con la destra tesa, chiede la protezione di Maria, collocata a destra. La Vergine, decorata da una nube di serafini, manifesta l’accoglienza della preghiera con il braccio sinistro disteso sulla città di Lecce di cui si riconoscono, distesi in linea orizzontale, il Campanile della Cattedrale con la sua altezza vertiginosa, la Chiesa del Carmine con la sua cupola ed il suo campanile tronco, la Chiesa del Rosario e Porta Rudiae. Agli angoli sopra l’arco due belle figure angeliche portano le corone della vittoria, mentre i pilastrini laterali recano l’arme borbonica.



Altare maggiore dedicato all’Assunta

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Sant'Oronzo viene celebrato in un grandioso altare nel transetto a destra, totalmente in marmi policromi. Il santo patrono della città è rappresentato come vincitore sul paganesimo al centro in un dipinto di Giovanni Andrea Coppola celebre medico, musico e pittore gallipolino, raffigurante S. Oronzo in abiti pontificali tra due angeli e sotto i suoi piedi l’idolo pagano distrutto, realizzata nel 1656. Da notare è lo stupendo effetto di profondità ottenuto ponendo il santo quasi affacciato da un portale da cui domina il paesaggio in cui prevale il cielo azzurro segnato da qualche nube, mentre la città si scorge in lontananza. Ai suoi piedi un idolo di una divinità pagana in frantumi. I compatroni di Lecce trovano posto nelle due nicchie laterali: San Fortunato a destra e San Giusto a sinistra. La narrazione della storia del patrono continua nel secondo ordine con la rappresentazione nelle nicchie di Santa Petronilla a sinistra, la matrona romana che aveva raccolto le spoglie di Sant'Oronzo e a destra di Sant'Emiliana, sorella del santo.

Secondo la tradizione, durante la dominazione romana nel I secolo d.C., Sant'Oronzo e il nipote San Fortunato presso la località di San Cataldo incontrarono San Giusto, discepolo di San Paolo in viaggio verso Roma. I due si convertirono così al Cristianesimo e iniziarono la loro opera di proselitismo.

Sant'Oronzo, ritenuto il primo vescovo di Lecce, fu poi perseguitato e subì il martirio nell'età dell'imperatore Nerone. Fu decapitato in un luogo, a poca distanza da Lecce, dove sorge la Chiesa "della testa di Sant'Oronzo". Le sue spoglie furono raccolte dalla matrona leccese, Santa Petronilla e, secondo una tradizione, riposerebbero all'interno della Cattedrale, sotto l'ultimo pilastro a destra della navata centrale. I tre santi sono festeggiati dal 24 al 26 agosto.



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Copre la navata centrale un prezioso CONTROSOFFITTO seicentesco in legno intagliato e arricchito da dorature. Nella trama dei cassettoni a croce greca e a ottagono, tre tele, attribuite a Giuseppe da Brindisi, raccontano gli episodi più significativi della vita del santo patrono leccese.

Nella tela più vicina al transetto, La predicazione, Sant'Oronzo, non ancora vescovo della città, diffonde col crocifisso in mano il Cristianesimo nel territorio salentino, ai tempi della dominazione romana ancora pagano.

Nella tela più vicina alla controfacciata, Il Martirio di Sant'Oronzo, il Santo rappresentato come primo vescovo di Lecce sta per essere nelle persecuzioni dei cristiani ad opera dell'imperatore Nerone.

Al centro del soffitto la tela che rappresenta La Protezione dalla peste in cui Sant'Oronzo dal cielo tiene fuori città la peste. Lecce è rappresentata con le mura di fortificazione e le architetture che la caratterizzavano nel Seicento. Fuori da una delle porte urbiche la personificazione della peste del 1656.


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“La CAPPELLA DELL'IMMACOLATA o dell’Assunta, posta nel braccio sinistro del transetto, fu edificata per volontà del vescovo Luigi Pappacoda nel 1670. La sua storia tuttavia è costellata da diverse trasformazioni: col consenso del reverendo Capitolo della Cattedrale nel 1692 fu trasformata e abbellita con dorature a spese dell’Abate Isidoro Turrisi, la cui famiglia ottenne il diritto di patronato dell’altare, che fu dedicato alla Madonna Immacolata.
Nella stupenda struttura barocca lo Zimbalo, cui è attribuita l’opera, previde l’inserimento negli intercolunni di sei piccoli dipinti ad olio relativi a sei Episodi della vita di Maria Vergine, nel dossale un dipinto dell’Immacolata, e sulla trabeazione due statue lapidee raffiguranti San Giuseppe e San Gioacchino.
Nel 1757 fu rimossa la tela dell’Immacolata e in sua vece fu creata una nicchia dove venne sistemata una statua lignea dell’Assunta, opera dello scultore napoletano Nicola Fumo, oggi conservata nel Museo Diocesano. In sua vece fu collocata, durante l’episcopato di Giuseppe Minerva, una statua lignea dell’Immacolata di Giuseppe Stuflesser di Ortisei.
Sulla parete destra si ammira in basso una statua del Beato Filippo Smaldone, in alto la targa epigrafica del vescovo Braccio Martelli, che resse la diocesi di Lecce dal 1552 al 1560. Del vescovo Alberto Costa (1928- 1950), che fu un valoroso latinista, la cappella custodisce sulla parete destra il marmoreo sepolcro.” 

“Altare della Madonna Assunta”, pietra di Lecce scolpita, dipinta. Datazione: terzo quarto XVII secolo. Autore: Zimbalo Giuseppe, maestranze salentine



“Lungo il braccio sinistro del transetto i signori Filippo e Carlo Tafuri fecero costruire a proprie spese nel 1690 la CAPPELLA SAN FILIPPO NERI fondatore della confraternita laica dedita alle opere di carità: gli Oratoriani.
La pala d’altare, che rappresenta il titolare inginocchiato dinanzi a una visione della Vergine con Gesù Bambino, è un lavoro autografo del pittore mesagnese Luca Antonio Paciolla (1638-1706) ed è datato 1685.
Il fastigio è completato da un dipinto della martire Santa Barbara.
Sulla parete sinistra una scultura lignea di Cristo risorto è collocata in una nicchia, di fronte alla quale, sul lato destro della cappella, si trova il sarcofago del vescovo Salvatore Luigi Zola, che resse la diocesi di Lecce dal 1877 al 1898; quest’ultima è opera di Luigi Guacci.” 

“Altare di San Filippo Neri”, pietra di Lecce scolpita, dipinta. Datazione: fine XVII secolo. Autore: maestranze salentine


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Nella SACRESTIA e nella vicina sala Capitolare sono custoditi numerosi dipinti G. Domenico Catalano. Negli spazi della Cattedrale del Duomo è custodito un importante e pregiato CORO in noce eseguito nel 1758 su progetto di Emanuele Manieri. Attraverso due ingressi posti vicino al transetto si accede alla Cripta del Duomo di origine medievale.



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Due scalinate dalle navate laterali conducono alla CRIPTA della cattedrale, dedicata a Santa Maria della Scala. Colpisce subito il contrasto tra la ricchezza della chiesa superiore e la sobrietà e linearità dell'ambiente sotterraneo, risalente alla prima metà del '500, caratterizzato dalla monocromia della chiara pietra leccese e da una fitta serie di colonne e semicolonne con capitelli ornati da motivi decorativi diversi.

Questo aspetto è in parte frutto dei restauri della metà del Novecento che hanno ripristinato l'aspetto cinquecentesco tramite la rimozione di gran parte delle aggiunte barocche. Solo sulle pareti laterali persistono quattro altari seicenteschi.

La cripta fu ricostruita nei primi anni del 1500. La cripta presenta un corpo longitudinale contenente due cappelle barocche con dipinti che incrocia un lungo corridoio composto da novantadue colonne con capitelli decorati da figure umane.

 

Due particolari capitelli presentano i due stemmi di Lecce: quello più antico rappresenta una torre coronata, l'originaria torre campanaria della cattedrale costruita in età medievale in ricordo della torre in cui fu rinchiusa Sant'Irene, antica patrona di Lecce.

La cripta, utilizzata come area sepolcrale, presenta nel pavimento, oltre a numerose epigrafi funerarie, pozzetti per la deposizione dei defunti ed ossari. Altri ambienti per sepolture sono stati recentemente rinvenuti al di sotto del pavimento della navata della cattedrale.















http://www.brundarte.it/2014/03/17/la-cattedrale-di-lecce-e-la-sua-piazza/